I 10 neopro’ più attesi del 2024, 1: Per Strand Hagenes (menzione speciale per Isaac Del Toro)
Andiamo a scoprire anche per il 2024 chi sono i 10 neoprofessionisti più attesi. Come per ogni inizio di stagione, la redazione di SpazioCiclismo è andata a guardare tutti i giovani talenti che si affacciano per la prima volta in gruppo, selezionando i dieci da cui ci possiamo attendere i risultati più interessanti quest’anno, ma ancor di più nella loro carriera. La classifica sarà proposta a ritroso fino ad arrivare al primo, che sarà indicato domenica sera. Ricordiamo che, come sempre, la nostra graduatoria si basa su una votazione interna della redazione, in cui è stata stilata una media delle top ten proposte da ogni redattore: non sono solo i risultati ottenuti finora a stabilire le gerarchie indicate da ogni votante.
Menzione Speciale: Isaac Del Toro (UAE Team Emirates)
Ovviamente dall’elenco non poteva mancare un corridore che in appena sei giorni da professionista è stato già capace di vincere nel WorldTour e salire sul podio della prima corsa a tappe della sua carriera (e proprio per questo abbiamo deciso di metterlo “fuori concorso”). Un corridore dal talento cristallino quello che lo scorso anno ha conquistato con azioni spettacolari il Tour de l’Avenir e che in questo inizio di 2024 abbiamo rapidamente imparato a conoscere e ammirare al Tour Down Under. Venti anni compiuti a novembre, ha tempo per crescere, ma sappiamo già che lo vedremo spesso davanti sin da subito.
1. Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease a Bike)
Classe 2003, il possente norvegese ha già tre vittorie tra i professionisti nel suo palmarès. Qualcosa di decisamente raro per un neoprofessionista che non ha ancora debuttato. Ovviamente questo è possibile per i nuovi regolamenti che consentono ai corridori del vivaio di prendere parte ad alcuni eventi con il team principale, ma nulla toglie al grandissimo talento dello scandinavo, campione del mondo Juniores, nonché vicecampione europeo e sul podio della Roubaix (tutto nel 2021, conquistandosi, di fatto, già allora la promozione programmata in prima squadra). Dopo due stagioni per crescere con calma, arriva con grandi aspettative nella categoria dei grandi.
2. Johannes Staune-Mittet (Team Visma | Lease a Bike)
Tra i norvegesi di belle speranze che si stanno facendo strada nel mondo del professionismo troviamo anche Johannes Staune-Mittet. 22 anni compiuti due giorni fa, è cresciuto in casa Jumbo dato che ha trascorso gli ultimi tre anni nella squadra di sviluppo raccogliendo risultati sempre più interessanti fino a guadagnarsi il salto nella formazione maggiore. Corridore completo, è abile sia nelle salite brevi che in quelle più lunghe, dove ha dimostrato di avere ottime carte da giocare giungendo secondo al Tour de l’Avenir 2022 e vincendo, sempre lo stesso anno, la Ronde de l’Isard. Nella stagione appena conclusa il fiore all’occhiello con la vittoria nel Giro Next Gen, dove ha vinto anche l’arrivo in salita sullo Stelvio. Non sarà facile per lui trovare spazio fin da subito in una squadra competitiva come il Team Visma | Lease a Bike, però se vuole diventare in futuro un grande corridore da corse a tappe si trova certamente nel posto giusto.
3. António Morgado (UAE Team Emirates)
Due secondi posti in due edizioni consecutive dei Mondiali e in due diverse categorie probabilmente bruciano parecchio, ma dimostrano anche il talento posseduto da questo classe 2004 portoghese, soprannominato ‘Zorro’ sin dalla categoria juniores per via dei suoi caratteristici baffi. Vincitore del Giro della Lunigiana nel 2022, corsa che ha spesso lanciato giovani che sono poi diventati grandi campioni, il corridore lusitano non ha ottenuto grossissimi risultati nella sua unica stagione tra gli Under-23, ma l’UAE non ha comunque esitato a farlo passare professionista e in squadra sembrano già impressionati dalle sue qualità, che prefigurano per lui un futuro da protagonista nelle classiche.
4. Luke Lamperti (Soudal-QuickStep)
Le vittorie conquistate nelle ultime due stagioni, alcune delle quali già in corse professionistiche, lo hanno praticamente sempre visto imporsi allo sprint, ma il giovane talento statunitense sembra tuttavia essere molto di più di un velocista. Il 21enne ha infatti ottenuto buoni risultati anche nelle gare di un giorno e per questo, anche se lui dichiara di ispirarsi a Peter Sagan, al suo nuovo team manager ricorda più Tom Boonen, che ha iniziato come sprinter prima di diventare uno dei più forti uomini da classiche della storia. Di sicuro, è nella squadra giusta per poter iniziare un percorso di crescita che, con gli anni, possa portarlo a diventare competitivo nelle corse del Nord, senza comunque lasciare da parte gli arrivi in volata.
5. Archie Ryan (EF Education-EasyPost)
Cresciuto nella formazione di sviluppo della Jumbo-Visma, il classe 2001 si era messo in evidenza già nel 2022 conquistando la sua prima vittoria tra i professionisti in una tappa al Giro di Slovacchia e il quarto posto finale al Tour de l’Avenir. Lo scorso anno, invece, alcuni problemi a un ginocchio l’hanno costretto a saltare gran parte della stagione, ma nel finale è riuscito comunque a trovare buoni risultati (una tappa all’Avenir, la Coppa Città di San Daniele e il secondo posto al Lombardia U23) che hanno certificato le sue qualità in salita e nei percorsi misti. Nonostante questo, la formazione neerlandese ha tentennato nell’offrirgli un contratto da pro’, e così su di lui si è fiondata la EF Education-EasyPost, che spera di lanciarlo tra i grandi come fatto con un altro corridore irlandese, Ben Healy.
6. William Junior Lecerf (Soudal-QuickStep)
Il fisico (169 cm x 54 kg) è quello di uno scalatore puro e il belga ha infatti finora ottenuto i risultati più importanti in salita, piazzandosi tra i migliori nelle tappe più impegnative di Giro Next Gen e Tour de l’Avenir (corse chiuse entrambe in top-10) e cogliendo anche il terzo posto finale al Tour du Rwanda. Dotato di un discreto spunto, il 21enne è però apparso a proprio agio anche nelle corse di un giorno, come dimostrano la vittoria al Lombardia U23 e gli altri vari piazzamenti, dimostrando una certa esplosività sulle salite più brevi che può far di lui anche un buon puncheur.
7. Gil Gelders (Soudal-QuickStep)
Il classe 2002 sembra il tipico corridore belga da classiche, e del resto i suoi risultati da Under-23 parlano per lui: primo alla Gand-Wevelgem di categoria, secondo alla Parigi-Roubaix e settimo alla Liegi, oltre che in grado di imporsi alla Ruota d’Oro e in due tappe del Giro Next Gen (la prima già nel 2022). Dichiara di ispirarsi a Philippe Gilbert e ha tutte le caratteristiche per poter aspirare in futuro ai risultati che l’ex campione del mondo ha ottenuto proprio con la maglia della Soudal-QuickStep.
8. Riley Sheehan (Israel – Premier Tech)
A grande sorpresa, il 23enne statunitense ha colto da stagista il suo primo successo tra i professionisti conquistando a ottobre una delle classiche più antiche del ciclismo, la Parigi-Tours, con la maglia della Israel-Premier Tech. La formazione israeliana, che lo aveva notato dopo i bei risultati ottenuti a inizio stagione in alcune gare del calendario nordamericano, si è quindi affrettata a metterlo sotto contratto per i prossimi tre anni, durante i quali avrà la possibilità di crescere e di esplorare soprattutto le classiche, che, vista la sua resistenza e il suo spunto veloce, potrebbero rappresentare il suo terreno di caccia.
9. Emil Herzog (BORA-hansgrohe)
Giovanissimo classe 2004, di fatto affronterà tutta la stagione non ancora ventenne. Grande talento del ciclismo tedesco, non si sa ancora molto di lui che nel 2022 è salito agli onori delle cronache grazie al titolo Mondiale conquistato tra gli Juniores a Wollongong. Ex sciatore di fondo, le sue caratteristiche sono orientate un po’ su tutti i terreni, con predilezione per il passo, anche se la vista la giovane età non ha avuto modo di mettersi in mostra più di tanto tra gli Under 23 nel 2023.
10. Francesco Busatto (Intermarché – Wanty)
Già entrato nell’orbita della squadra belga nel 2023, il 21enne di Bassano del Grappa arriva tra i professionisti dopo una stagione decisamente positiva che lo ha visto trionfare nella Liegi-Bastogne-Liegi U23 e nei Campionati Italiani U23, oltre che in altre corse minori. Si è già anche misurato con concorrenze più importanti, arrivando quarto al Giro dell’Appennino e alla Muscat Classic. Corridore veloce e resistente, capace anche di disimpegnarsi bene in volate affollate, ha trovato la squadra giusta per cimentarsi e migliorare nelle corse di un giorno, che sono sicuramente quello che potrà diventare il suo terreno di conquista preferito.
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